Annunciato durante l’ultimo Mobile World Congress, Huawei P10 Plus cerca un posto al sole nel mercato dei top di gamma, tentando di replicare l’enorme successo ottenuto dai prodotti Huawei nell’anno precedente. Lo abbiamo testato accuratamente per voi per scoprire se il lavoro svolto da Huawei ha portato ai risultati sperati, scoprite com’è andata nella nostra recensione.
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Con Huawei P10 e P10 Plus l’azienda quest’anno ha deciso di adottare un approccio più “conservativo” rispetto a rivali blasonate come Samsung e LG. Queste ultime infatti avevano entrambe qualcosa da farsi perdonare a causa del disastro Galaxy Note 7 e dello scarso rendimento di LG G5, motivo per cui hanno puntato su due smartphone come Galaxy S8 e LG G6, molto performanti sotto il punto di vista hardware e piuttosto innovativi, soprattutto per quanto riguarda il design e l’ergonomia.
Huawei invece ha puntato a mantenere tutti gli aspetti positivi del riuscitissimo P9 provando ad affinare alcuni dettagli e migliorando la scheda tecnica dove serviva. Il risultato è probabilmente il miglior smartphone Huawei attualmente in circolazione, ma basterà a reggere il confronto con la concorrenza? Cominciamo.
CONFEZIONE E UNBOXING
Huawei P10 Plus arriva in una scatola rettangolare che ad un primo sguardo sembra abbastanza semplice, ma quando si tenta di aprirla ci si accorge subito della particolare struttura che crea un effetto “sipario”. All’interno, oltre al telefono già dotato di pellicola protettiva (c’è un motivo, e ne parleremo più avanti), troviamo i soliti manuali e l’accessorio per aprire il carrellino della SIM. Andando letteralmente più a fondo nella confezione, troviamo il caricabatterie (5V/2A – 4,5V/5A – 5V/4,5A) e il relativo cavo USB Type-C. Piccola nota a sfavore: la USB Type-C presnete su Huawei P10 Plus utilizza lo standard USB 2.0.
Il contenuto viene completato poi da un paio di buone auricolari e soprattutto da una cover in plastica trasparente che abbiamo molto apprezzato. Questa infatti è particolarmente sottile ma poco invasiva e ben fatta, e non rovina le linee dello smartphone.
DESIGN E HARDWARE
I componenti interni di Huawei P10 Plus sono simili a quelli del Mate 9, e sono altrettanto validi. Il processore Kirin 960 va che è una meraviglia, e si può facilmente considerare il più veloce e più efficiente chipset della serie HiSilicon. Per quanto riguarda il confronto con i più diffusi Snapdragon: nell’ambito dell’utilizzo quotidiano, della gestione delle app, dei consumi e del multitasking può essere tranquillamente messo a metà strada tra lo Snapdragon 821 e la versione 835. Bel lavoro Huawei.
Ma c’è un “però”. Mentre le prestazioni generali sono eccellenti infatti, la gestione della grafica potrebbe essere migliore. La GPU Mali G71 teoricamente è perfettamente in grado di raggiungere livelli di eccellenza, ma in questo caso i giochi più esigenti a livello grafico tendono ad essere un filino meno fluidi che su altri top di gamma, e con qualche incertezza in più.
Capitolo memorie: se per quanto riguarda la RAM i 6GB sono utili ma non indispensabili, almeno per adesso, abbiamo molto apprezzato la possibilità di avere 128 GB di memoria interna (espandibile, oltretutto). Certo, esiste il cloud, esiste l’espansione tramite MicroSD..ma avere tutto su una memoria veloce (Huawei sembra infatti aver risolto il problema delle memorie di qualità variabile nella gamma P10) e senza problemi di connessione ad internet è pur sempre un qualcosa di cui tener conto. Se pensiamo che nel 2017 sono stati lanciati ancora top di gamma con 32GB di memoria interna (ci senti, LG?), beh questo dato acquista ancora più valore.
Diamo uno sguardo alla scheda tecnica completa:
DISPLAY | |
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Dimensione | 5.5” |
Risoluzione | 2560 x 1440 (534 ppi) |
Tecnologia | IPS-NEO LCD |
Touch Screen | Capacitivo, MultiTouch |
DESIGN | |
Altezza | 153.5 mm |
Larghezza | 74.2 mm |
Spessore | 7 mm |
Peso | 165 g |
Colore | Oro, Nero, Argento, Blu, Verde |
PROCESSORE | |
Modello | Kirin 960 Octa-core (4×2.4 GHz Cortex-A73 & 4×1.8 GHz Cortex-A53) |
Produttore | HiSilicon |
MEMORIA | |
RAM | 6 GB |
Storage | 128 GB |
Slot MicroSD | Sì, fino a 256 GB |
BATTERIA | |
Capacità | 3750 mAh |
FOTOCAMERA | |
Frontale | 8.0 MP (f/1.9) |
Posteriore | dual (20 MP + 12 MP) (f/1.8) |
Flash | dual-LED |
Altro | Video: [email protected], OIS |
CONNETTIVITÀ | |
Rete | LTE |
Wi-Fi | 802.11 a/b/g/n/ac |
GPS | A-GPS + GLONASS + BDS |
Bluetooth | 4.2 |
NFC | Sì |
Altro | Single SIM o Dual SIM a seconda dei mercati |
SISTEMA OPERATIVO | |
Versione | Android 7.0 con EMUI 5.1 |
ALTRO | |
Note | Accelerometro, giroscopio, sensore di prossimità, bussola, lettore di impronte |
Huawei da qualche tempo sta migliorando il suo progetto di base, modificando e non stravolgendo i suoi canoni estetici con ogni rilascio. Huawei P10 Plus non fa eccezione: forse si potrà dire che l’aspetto ha qualcosa a che vedere con iPhone, ma il risultato è elegante, piacevole da vedere e da utilizzare. Il corpo totalmente in metallo è veramente ben realizzato. Il retro è privo di qualsiasi interruzione e il metallo cede il passo al vetro soltanto nel punto in cui sono incastonate le due fotocamere Leica. I bordi arrotondati inoltre lo rendono sottile e leggero, e nonostante il suo display da 5,5 pollici è possibile afferrarlo comodamente con una sola mano.
Un notevole cambiamento rispetto al P9 è il posizionamento del sensore di impronte digitali. In precedenza era posizionato appena sotto i sensori della fotocamera, sul retro del telefono. Su Huawei P10 Plus invece viene spostato nella parte anteriore. La posizione è buona (anche se la preferenza personale di chi vi parla è è di averlo sul retro) ed è tra i più veloci sensori di impronte digitali che abbiamo provato: basta un minimo tocco infatti e vi ritroverete subito nella homescreen del telefono.
Ai lati troviamo il carrellino per la nano SIM e per la MicroSD da una parte, mentre dall’altra trovano posto il bilanciere del volume e il tasto di accensione “impreziosito” da una zigrinatura molto utile per trovarlo alla cieca e da un contorno rosso che lo mette ancor più in evidenza. Completano la dotazione sulla cornice la porta USB Type-C e il jack per le cuffie (nella parte inferiore) e un sensore a infrarossi (in quella superiore).
Molto bella la versione nera opaca del telefono, che è quella che abbiamo testato. Tuttavia, Huawei ha anche collaborato con Pantone per offrire altre opzioni leggermente insolite. Troviamo infatti “Greenery” che è il “Colore dell’anno 2017” di Pantone, sicuramente non per tutti ma molto intrigante. Il P10 Plus è poi disponibile anche in “Dazzling Blue” e nell’ormai classico color oro.
DISPLAY
La prima cosa che salta all’occhio tirando fuori il P10 Plus dalla scatola è senza dubbio la presenza di una pellicola protettiva preinstallata sul dispositivo. “Oh wow, gentili quelli di Huawei, bomba!!” direte in molti, ma la realtà è che il probabile motivo di questo “regalo” risiede in una mancanza del display. Il bellissimo schermo da 5,5″ Quad HD IPS è infatti protetto dal Gorilla Glass 5 di Corning, ma manca totalmente di un trattamento oleofobico come si deve. Quando vi troverete a togliere la suddetta pellicola per godervi appieno l’estetica di questo device le ditate cominceranno immediatamente a fare capolino, e solo un panno sempre a portata di mano vi permetterà di avere uno schermo ben visibile anche sotto il sole più forte.
A proposito di sole, il display gode di una luminosità più che ottima e altrettanto ottimi sono gli angoli di visione. La resa cromatica tende leggermente alle tonalità fredde, ma è possibile regolarla nelle impostazioni.
IL SOFTWARE, EMUI 5.1
Huawei non ha avuto bisogno di fare molto per portare l’esperienza EMUI presente su Mate 9 su uno schermo più piccolo. La nuova EMUI 5.1 infatti – ancora basata su Android 7.0 – non è molto diversa dalla sua precedente iterazione, anche se è un po’ più veloce grazie all’attenzione particolare posta sulla reattività dal team Huawei. Si è infatti deciso di lavorare più che altro dietro le quinte su un’estrema ottimizzazione del sistema, con risultati decisamente positivi. Il dispositivo infatti non teme alcun eccesso e anche utilizzare svariate app contemporaneamente switchando di continuo tra esse non creerà alcun disagio al sistema. Come già accennato prima, se dovessimo proprio trovare un difetto nell’utilizzo quotidiano probabilmente punteremmo il dito contro la GPU, buonissima ma un gradino sotto i top.
Come è sempre stato, EMUI fa delle modifiche alla UI una delle sue peculiarità. Si tratta di una versione molto personalizzata di Android, anche se il nucleo del software EMUI è più pulito e meno pesante delle precedenti versioni. Il pannello dei Quick Settings, per cominciare, non si discosta molto dal classico Android stock se non per lo stravolgimento estetico imposto dall’azienda e per qualche tab aggiuntivo. Discorso diverso per le notifiche, che mantengono buona parte delle funzionalità di Nougat ma che graficamente risultano, al momento dell’utilizzo quotidiano, meno ordinate. In generale comunque le differenze ci sono e si vedono, ma questa non è una novità.
Anche l’utente potrà dire la sua in quanto a modifiche estetiche: l’applicazione dedicata ai temi offre infatti svariate possibilità, alcune genuinamente belle, altre decisamente meno (eufemismo). Ogni Huawei P10 Plus arriva con un tema precaricato basato sul colore del dispositivo che si è acquistato (es. nero = tema a sfondo nero), il che di per sé non sarebbe una cattiva idea, ma c’è ancora una strana dissonanza tra le icone super-colorate di questi temi e il resto dell’interfaccia (sfondo, pannelli, ecc).
Le app preinstallate svariano principalmente nel campo dei servizi “classici”: calendario, salute, telefono, rubrica, sms e via così. Ma Huawei ha anche collaborato con GoPro per includere Quik, un’app che ci aiuta a creare automaticamente video completi di colonna sonora con le foto della nostra galleria. Simpatica e ben fatta, potrà tornarvi utile.
Come il Mate 9 Pro, il P10 Plus consente di utilizzare delle gesture sul sensore di impronte digitali per sostituire i pulsanti di navigazione standard sullo schermo . L’idea non è affatto malvagia e permette di risparmiare ulteriore spazio sul display, ma la realizzazione non ci ha convinto del tutto. La scelta delle gesture infatti, a nostro parere, poteva avvenire in modo diverso: un singolo tocco sul sensore funge da tasto “Indietro”, una pressione lunga ci riporterà alla Home e un gesto di scorrimento ci condurrà alle applicazioni recenti. In sostanza noi avremmo optato per assegnazioni diverse e a nostro parere più intuitive per un utilizzatore di Android, ovvero tocco breve per la Home, swipe al posto del tasto “Indietro” e pressione lunga per le app recenti. Siamo tornati ai tasti a schermo dopo pochi giorni comunque.
Non ci sono quindi cambiamenti massicci su questa EMUI 5.1 rispetto alla 5 per parlare di un vero e proprio upgrade, e l’esperienza complessiva, sia in termini grafici che di prestazioni, si riduce a quella di utilizzare il software di Mate 9 su un display più piccolo. I puristi di Android potrebbero non essere proprio impressionati dalla personalizzazione di Huawei e dalle molte influenze di iOS in tutto il software, ma EMUI 5.1 è veloce, reattiva e facile da regolare in base alle proprie preferenze.
FOTOCAMERA
A prima vista, i moduli della fotocamera di Huawei P10 Plus sembrano essere gli stessi di Huawei P10, ovvero una dual camera realizzata da Leica e formata da un modulo RGB da 12 MP e una lente monocromatica da 20 MP.
Tuttavia, il P10 Plus dispone di un equipaggiamento diverso dal fratellino e anche migliore: piuttosto che le lenti Summarit (f / 2.2) che si trovano nel P10, Huawei si basa sugli obiettivi Summilux più sensibili alla luce con un’apertura di f / 1.8 per il suo modello Plus. L’apertura più grande delle lenti Summilux offre una qualità dell’immagine più alta, almeno sulla carta. L’apertura f / 1.8 consente di catturare gli oggetti più velocemente e dovrebbe causare una maggiore nitidezza delle immagini e una minore sfocatura del movimento.
Se il P10 già scatta ottime foto, la qualità dell’immagine di Huawei P10 Plus è anche meglio. Le differenze non sono enormi, e infatti entrambe le fotocamere si trovano praticamente in parità in condizioni di luce ottimali. L’alta nitidezza dell’immagine e l’elevata gamma dinamica delle foto sono convincenti. Il P10 Plus si comporta molto bene anche in condizioni di scarsa illuminazione grazie alla sua apertura più piccola, anche se scattando “punta e clicca” a volte ci si ritrova con immagini dai colori non proprio accesi, cosa che contrasta con l’indole del dispositivo di tendere ai colori caldi. Le foto a bassa luminosità in qualunque caso sono perlopiù nitide e definite.
Se volessimo trovare un “difetto” che poi tale non è, potremmo dire che Huawei P10 Plus forse satura i colori un po’ troppo, rendendo le foto leggermente troppo calde. Il nero è anche un filo troppo profondo e porta a confrontarsi con scatti in cui è presente un alto contrasto.
- sdr
BATTERIA
Huawei P10 Plus è dotato di una generosa batteria da 3.750 mAh che garantisce una buona durata tutto sommato, ma ci aspettavamo qualcosa di più. In alcuni giorni siamo arrivati tranquillamente a sera con un utilizzo medio-pesante, mentre in altre occasioni ci siamo ritrovati a collegarlo al suo caricabatterie già all’ora di cena. Nonostante tutte le ottimizzazioni promosse da Huawei infatti le prestazioni energetiche non sono sempre al top e variano molto in base a fattori poco controllabili, ma il telefono garantisce comunque 3:30-4 ore di schermo acceso. In nostro aiuto viene inoltre il caricabatterie incluso nella confezione, che grazie alla sua ricarica rapida ci consente di recuperare all’incirca metà batteria in mezz’ora.
IL NOSTRO GIUDIZIO
Huawei P10 Plus è uno smartphone potente, elegante ed affidabile. Potremmo definirlo “conservativo”, in un 2017 che ha visto l’avvento di dispositivi borderless nel vero senso della parola e di schermi a 18:9. Huawei ha preferito rifinire e smussare gli angoli piuttosto che innovare pesantemente, e il risultato è più che buono sotto tutti i punti di vista. Certo, qualche difetto non manca..il display non oleofobico è veramente una scelta incomprensibile per un top di gamma uscito quest’anno, le gesture del sensore di impronte sono poco intuitive e il software (per quanto ottimo) potrebbe imparare qualcosina in più da Android Stock, pur attestandosi su alti livelli di usabilità.
Huawei P10 Plus con il suo prezzo che va dai 570€ in su (607€ su Amazon) si colloca attualmente nella stessa fascia di prezzo di Samsung Galaxy S8 per quanto riguarda gli store online (500 – 600€) e quindi sopra LG G6 (il quale è sceso sotto la soglia dei 450€ attualmente) e il nuovo OnePlus 5. Si pone dunque in diretta concorrenza con tutti i migliori telefoni degli ultimi mesi e sarà solo la preferenza personale a far pendere l’ago della bilancia da una o dall’altra parte. Non dimentichiamoci poi il “nemico” interno appena arrivato sul mercato a 449€ e con hardware simile, ovvero Honor 9.
In definitiva, un acquisto consigliato per chi cerca un vero e proprio top di gamma, ma valutate anche il vostro utilizzo (il gaming più pesante renderà sicuramente meglio con un SoC Snapdragon di ultima generazione e con la sua GPU, anche se parliamo di piccole differenze) e la vostra “attitudine” a maltrattare o meno il vostro smartphone, campo quest’ultimo dove Huawei P10 Plus si rivelerà sicuramente più solido di smartphone ricoperti in larga parte da vetro.